IL PREZZO DELLA LEGNA E DEL CIPPATO AD APRILE 2023
Per quanto riguarda la legna da ardere, i dati AIEL evidenziano l’aumento del prezzo rispetto all’anno precedente, in base al confezionamento (bancali o sfusa) e al grado di stagionatura (o contenuto idrico) che determina la classe di qualità di questo biocombustibile.
Il prezzo rilevato ad aprile della legna da ardere con contenuto idrico (M) di 20-25 (quella più secca e con una maggiore efficienza energetica) è di 223 €/t (+53 €/t rispetto ad aprile 2022), mentre quella con contenuto idrico a 30-35 costa 153 €/t (+21 € rispetto al 2022).
La legna con contenuto idrico pari a 40-50 costa in media 139 €/t (+8 € rispetto al 2020).
È importante ricordare che quando si acquista legna più umida, cioè con un contenuto idrico superiore a 20-25, è necessario lasciarla stagionare il tempo necessario a raggiungere lo stesso contenuto idrico della legna secca (20-25).
Solo con la stagionatura è possibile limitare l’emissione di polveri sottili, notevolmente maggiore quando si utilizza legna umida, migliorare l’efficienza energetica dell’apparecchio e di conseguenza limitare i consumi.
Il prezzo del cippato in classe A1 ad aprile 2023 ha toccato quota 146 € alla tonnellata, mentre il prezzo per la classe B1 alla tonnellata costava mediamente 63 €.
Il cippato si conferma quindi come il combustibile più economico per riscaldare gli edifici di medie dimensioni e per produrre calore di processo. Grazie alla sua filiera locale, l’aumento registrato nell’ultimo anno infatti è stato molto più contenuto rispetto ad altre fonti energetiche: la differenza di prezzo rispetto alle rilevazioni dello stesso mese del 2022 risultava compresa tra 13 e 14 €/t, facendo meglio di qualsiasi altra fonte energetica nello stesso periodo.